sabato 10 luglio 2010

che la storia abbia inizio...


Ci sono dei momenti nella vita in cui ti viene voglia di restare lì ferma, distesa in mezzo al prato ad osservare la neve che ti ricopre. Tutto si ferma, tutto tace.
Quel manto bianco piano piano copre ogni parte del tuo corpo. Non senti freddo ma solo un grande desiderio di restare lì, immobile, di spegnerti e di riposare.
Troppi pensieri lavorano nella tua mente, troppe parole ogni giorno escono dalla tua bocca, troppo problemi restano da risolvere e la voglia di andare avanti scompare.
Ma poi qualcosa dentro ti te esplode, ti alzi, ti scrolli la neve e riparti.
Quante ripartenze nella mia vita e quanti momenti di gioia.
E' tutto un susseguirsi di periodi belli e di momenti che non vorresti vivere mai.
Ma la vita è così!
Alcuni anni fa, dopo un periodo in cui avrei voluto rimanere sotto la neve per sempre, ho deciso di cambiare la mia vita.
Qualche risparmio da parte mi ha permesso di ristrutturare la vecchia casa del nonno materno e ho scelto di andare a vivere IN MONTAGNA.
L'idea di abitare da sola in una baita di montagna a 1100 metri di altezza non mi ha spaventata anzi qual piccolo paradiso mi faceva lasciare alle spalle il tetro della città e mi dava un senso di protezione nei confronti di chi era fuori dal mio piccolo nuovo mondo.
Mi sentivo irraggiungibile.
Certo non ero totalmente sola, i miei inseparabili animali mi hanno seguita come sempre.
La mia anima è legata a loro in modo indissolubile.
Non sarei capace di vivere senza la compagnia di un animale.
Molte volte ho cercato di dare una spiegazione a questo mio modo di essere ma credo che non ci sia e solo chi ama come me questi essere che vivono al nostro fianco può capire.
Ero così stufa della vita, degli uomini, dei problemi che rifugiarmi nella mia montagna voleva dire isolarsi dal mondo, far restare fuori tutto e tutti.
Mi consideravo "un orso di montagna" ed avevo la certezza che mai avrei aperto la porta a nessuno.
La vecchia casa di famiglia mi ricordava così tante cose. Memorie d'infanzia rendevano quel luogo importante e mi facevano stare bene. Da sempre alcune settimane delle mie vacanze estive le trascorrevo lassù, sui monti con i miei nonni, ascoltando gli insegnamenti dei qui due vecchi (così li definivo a quell'età) e sbuffando quando ripetevano più volte i ricordi della guerra e le miserie di un tempo.
Ora che non ci sono più mi rendo conto che ciò che mi dicevano è ancora nel mio cuore e vorrei sentirlo di nuovo ma ormai il tempo ha fatto il suo corso e di loro mi restano solo tanti bei ricordi.
Ora c'ero solo io in quella casa.
Non c'è voluto molto per capire che la montagna era il mio regno e che non mi sarei mai più separata da lei.

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