lunedì 19 luglio 2010

Chi è la ragazza degli asini?


La borgata dove viviamo è davvero un piccolo centro di montangna. I pochi abitanti sono anziani con tanta esperienza da tramandare e tante parole arretrate che hanno voglia di essere dette soprattutto quando ad ascoltare c'è un giovane che ha scelto di ripopolare la montagna.Tutti gli anziani del posto hanno qualche cosa da raccontare o da insegnare ogni giorno sta a noi ascoltare e mettere in pratica.
Non sono sicura che credano in noi, stiamo conquistando la loro fiducia passo dopo passo ma già veniamo apprezzati per la nostra scelta di vita.
Sono tutti convinti che i giovani d'oggi non sono più in grado di affrontare le avversità e le scomodità dei territori montani. Il troppo agio dei tempi moderni ha modificato il nostro stile di vita. Ormai per fare i lavori pesanti c'è il trattore, per muoversi c'è l'auto, il cibo sulla nostra tavola è fresco ogni giorno, la polenta è diventato un piatto di lusso e non il pasto consueto della nostra mensa come anche le castagne ed il pane duro.
Quante cose sono cambiare alcune in meglio ed altre in peggio ma come ribadiscono loro: oggi la vita è molto più semplice anche se sappiamo divertirci meno perchè necessitiamo di troppe cose.
Ed è proprio dagli anziani del posto che ho sentito dire per la prima volta: la ragazza degli asini.
Da un po' di tempo si sapeva che ci saremmo trasferiti quassù, anche perchè per essere abitabile abbiamo dovuto ristrutturare la casa e per un certo periodo gli asini sono stati ospitati in paese.
Tutti conoscevano i nostri animali mentre io, timidamente iniziavo ad entrare in contatto con la gente del posto. Per alcuni non avevo un volto ma ero solo "la ragazza degli asini! Anche in panetteria una volta parlavano di me senza sapere che fossi lì ad ascoltare "Si è già trasferita su la ragazza degli asini?" diceva una cliente "Non credo, anche perchè sentiamo ancora gli asini ragliare in paese!"..
sono rimasta in silenzio ed ho sorriso. Quel soprannome iniziava a piacermi.
Proprio quel soprannome ancora oggi mi segue. So bene che qualcuno mi crede un matta e non approva la mia scelta di vita, soprattutto per il fatto che c'è Simone, il mio piccolo cucciolo che tra poco compierà 3 anni. Ma io sono convinta che nella vita bisogna scegliere come essere e come vivere.
Il mondo fin da piccoli ci insegna come essere e come diventare,sta a noi scegliere la nostra strada ed uscire dal percorso di tutti. Non siamo un gregge ma possiamo scegliere come vivere.
Vedere mio figlio giocare nel verde, sporcarsi nella terra, non temere la natura e tutto ciò che lo circonda mi fa capire ogni giorno di aver fatto la scelta giusta!

1 commento:

  1. Quasi quasi ti invidio! Anzi togliamo pure il "quasi, quasi". Immagino sia meraviglioso il posto dove vivi! E far crescere un figlio immerso nella natura è la più bella cosa che una mamma possa fare. Qui ogni tanto c'è ancora qualche bimbo che gioca a palla x strada e quando li vedo mi si apre il cuore, anche se è ben poca cosa rispetto al poter correre liberi su di un prato!!!Fortunato il tuo bel bimbo!!!

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