lunedì 12 luglio 2010

Il mio lavoro


Tutte le volte che si parla del mio lavoro è sempre un caos.

Alla domanda che lavoro fai non so mai cosa rispondere!

La risposta giusta sarebbe: sono un conduttore di animali per attività e terapie assistite, in una sola parola Pet Therapy.

Qualcuno non capirà mentre altri diranno: "ah, è quella cosa che ho visto al telegiornale che si fa con i cani!! che bello, lo vorrei fare anch'io!"

Ormai sono 7 anni che mi occupo di terapie con gli animali e di commenti ne ho già sentiti molti. Se devo essere sincera credo che molte persone che mi conoscono bene non hanno ancora capito bene che cosa faccio!

Visto dal di fuori sono una matta che ha la casa piena di cani, di gatti e di peli ma vi posso garantire che il mio lavoro è qualcosa di unico e speciale.

Io ed i miei cani siamo una squadra. Un tempo mi piaceva chiamare il nostro gruppo "la tribù del sorriso" perchè uno dei nostri compiti è davvero quello di donare un'attimo di gioia, distogliere la mente dalla patologia e migliorare la qualità della vita.

In tutti questi anni di lavoro ho conosciuto così tanti ragazzi, anziani e adulti, negli ambienti più diversi e tutti desiderosi di amare e ricevere dai miei animali. Molto spesso è il nome dei miei cani ad essere ricordato e non il mio.
Ricevo spesso mail di persone affascinate dal mio lavoro, anche perchè siamo davvero pochi in Italia ad averne fatto un mestiere, tutti mi scrivono di avere degli animali, di amarli tanto e di voler iniziare questa attività. Sorrido leggendo questi scritti a cui molto spesso non riesco a rispondere.
Vorrei che tutti capissero che non basta amare gli animali ma la cosa principale è amare le persone.
Le persone con cui entro in contatto sono davvero tante ed ognuna con sue problematiche, con patologie più o meno gravi e devo dire che la prima cosa che penso non è il fatto che mi fanno pena o che fanno una brutta vita ma penso che sono persone uniche, che con le loro poche possibilità cercano di sfruttare al massimo tutto ciò che riescono a fare.
Così non mi stupisco quando con un grande sforzo aprono la mano per dare un biscotto al cane o emettono un suono per chiamarlo. Momenti di commozione continuato ad esserci ogni volta e tutti mi arrichiscono e mi danno la voglia di continuare questo lavoro.
Molto spesso sono costretta a lavorare all'interno delle strutture e dopo i primi anni di questo lavoro l'idea di poter lavorare anche all'esterno mi ha fatto avvicinare ad altri animali...ed è così che ho scoperto il mondo dell'ASINO.



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